Il nostro ospedale “Giovanni XXIII” diventerà centro Covid, ormai, i lavori strutturali sono terminati, peccato manchi tutto il resto: strumentazione, personale e perfino, ma questa è una fortuna, i malati!
Anche se la nostra regione è stata, finora, graziata dal virus e, soprattutto, l’adeguamento della popolazione alle misure restrittive ha consentito di contenere in numero minimo i casi di positività, i vertici dell’azienda sanitaria si preparano a fronteggiare un’ipotetica futura epidemia più diffusa con l’ennesimo scippo perpetrato ai danni del nostro nosocomio e dei cittadini della piana.
Infatti, a fronte di questa scelta “illuminata”, perderemo i pochi servizi sanitari che ci erano rimasti e, finita la fase di emergenza, del “Giovanni XXIII” rimarrà soltanto un edificio vuoto e abbandonato.
Analogo destino era stato, inizialmente, previsto per gli ospedali di Locri e Melito, i cui sindaci sono insorti riuscendo ad ottenere un cambio di rotta, tant’è che le strutture stesse, insieme, ovviamente, a quella di Polistena, verranno potenziate per l’assistenza dei malati “non covid”.
Noi non ci stiamo, è una decisione indegna nei confronti del nostro territorio, non si può consentire che vengano smantellati quei servizi che ci venivano ancora garantiti per rinforzare Polistena, che, peraltro, aveva dichiarato, tramite il responsabile del reparto di terapia intensiva, la possibilità di destinare 18 posti per la rianimazione dei pazienti Covid. Perché è si è giunti ad una decisione diversa, con conseguente, inutile deprivazione per il nostro presidio?
Se questa crisi sanitaria ci ha insegnato qualcosa è che il sistema sanitario pubblico deve essere potenziato e sostenuto, non mortificato e distrutto in maniera scellerata, come è stato fatto fino ad oggi.
Chiedo al nostro sindaco una dura ed efficace presa di posizione, Gioia Tauro non può essere terra di nessuno!!
OSPEDALE GIOIA TAURO
