ESTATE GIOIESE: DEGRADO

Di fronte alle condizioni pietose del nostro mare che, a fine luglio, si presenta con acqua inquinata e, comunque, sporchissima, salvo che in qualche fascia oraria più fortunata, e con la spiaggia indecente, le uniche iniziative che la giunta ha saputo adottare sono state censurare l’Arpacal per aver fatto le analisi dopo una fase di maltempo e ricorrere agli onnipresenti volontari, il cui lodevole intervento è, purtroppo, insufficiente a garantire un servizio che vada oltre la pulizia superficiale dell’arenile.Le aree balneari “libere”, quindi, vengono consegnate ai cittadini senza un’adeguata pulizia e con tutti i rischi e i pericoli che possono nascondersi sotto i primi strati di sabbia.Proprio ieri, infatti, una signora ci ha comunicato di essersi punta il piede con un ago abbandonato in spiaggia, con conseguente necessità di effettuare l’antitetanica e sottoporsi a dei controlli periodici per un anno intero, secondo il protocollo sanitario per l’epatite.Non si può delegare l’espletamento di attività così importanti al volontariato, nè continuare a far finta di gestire il Comune chiedendo sempre comprensione e pazienza ai cittadini, i gioiesi hanno degli obblighi, ma anche dei diritti.Che si cominci ad amministrare davvero la città o si prenda atto di non esserne in grado.

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